Il Ministero della Giustizia, Dipartimento per la transizione digitale della giustizia, Analisi statistica e Politiche di coesione Direzione Generale di Statistica e Analisi Organizzativa ha pubblicato L’11 ottobre 2023 la Relazione sul monitoraggio statistico degli indicatori PNRR I semestre 2023.
Ricordiamo i target negoziati con la Commissione europea in ambito PNRR:
β’ riduzione del disposition time complessivo, dato dalla somma del disposition time nei tre gradi di giudizio, del 40% nel settore civile e del 25% nel settore penale entro giugno 2026;
β’ riduzione dell’arretrato civile entro fine 2024; del 90% in Tribunale e in Corte di appello entro giugno 2026.
L’indicatore disposition time (DT) è calcolato come rapporto tra il numero dei procedimenti
pendenti alla fine del periodo di riferimento e il flusso dei definiti nel periodo:
Ricordiamo i target negoziati con la Commissione europea in ambito PNRR:
β’ riduzione del disposition time complessivo, dato dalla somma del disposition time nei tre gradi di giudizio, del 40% nel settore civile e del 25% nel settore penale entro giugno 2026;
β’ riduzione dell’arretrato civile entro fine 2024; del 90% in Tribunale e in Corte di appello entro giugno 2026.
L’indicatore disposition time (DT) è calcolato come rapporto tra il numero dei procedimenti
pendenti alla fine del periodo di riferimento e il flusso dei definiti nel periodo:
π·ππ‘ =
πππππππ‘ππ‘
π·ππππππ‘π(π‘,π‘−π₯)
∗ π
πππππππ‘ππ‘
π·ππππππ‘π(π‘,π‘−π₯)
∗ π
L’arretrato fa riferimento al sottoinsieme dei procedimenti pendenti che hanno superato i termini di ragionevole durata fissati dalla cd. legge Pinto (Legge 24 marzo 2001, n.89): 3 anni in Tribunale e di 2 anni in Corte di appello. Ai fini della valutazione del raggiungimento degli obiettivi, le percentuali di riduzione dell’arretrato civile e del DT civile e penale sono misurate rispetto ai corrispondenti valori del 2019 (cd. baseline). Per il calcolo del DT civile sono considerati solo i procedimenti contenziosi secondo la classificazione proposta dalla Commissione Europea per l’Efficienza della Giustizia (Cepej). Si veda https://www.coe.int/it/web/portal/-/efficiency-and-quality-of-justice-in-europe-council-of-europe-publishes-its-2022-reportRicordiamo anche che il clearance rate è il rapporto tra il numero dei procedimenti definiti e quello dei procedimenti iscritti nel periodo di riferimento ed è un indicatore della capacità dell’ufficio di smaltire i flussi in entrata.
πΆπ
π‘ =
π·ππππππ‘π π‘
πΌπ ππππ‘π‘ππ‘
π·ππππππ‘π π‘
πΌπ ππππ‘π‘ππ‘
Valori pari ad 1 indicano che l’ufficio, nel periodo considerato, ha definito un numero di procedimenti pari a quelli iscritti, valori superiori (inferiori) ad 1 indicano che l’ufficio ha definito un numero di procedimenti maggiore (minore) di quelli iscritti e pertanto sta smaltendo (accumulando) pendenza.
Per quanto riguarda la giustizia civile, i dati del I semestre 2023 segnalano valori più bassi rispetto alla baseline 2019 per tutti gli indicatori PNRR come visibile dalle Tab. 1 e 2, in specie:
β’ diposition time totale -19,2%
β’ arretrato in Tribunale -19,7%
β’ arretrato in Corte di appello -33,7%
Vi è stato dunque un miglioramento del DT rispetto alla baseline apprezzabile in tutti i gradi di giudizio.
Il rapporto evidenzia che, quanto alla dinamica dell’arretrato, nel I semestre 2023 l’arretrato di nuova formazione è costituito dai procedimenti pendenti con data di iscrizione nel 2020, anno in cui, per effetto della pandemia, i fascicoli iscritti sono stati in numero ridotto.
Nei tribunali, 39 sedi riducono la pendenza ultratriennale di oltre il 40% e ulteriori 42 di una percentuale compresa tra il 21 e il 40%. Insieme, questi uffici hanno avuto una riduzione di circa
68.000 fascicoli ultratriennali. Ulteriori 23 uffici riducono l’arretrato di una percentuale pari o
inferiore al 20%. La maggioranza delle Corti di appello ha ridotto l’arretrato di oltre il 20%
(19 sedi, di cui 13 di oltre il 40%). Tra il 2019 e il I semestre 2023, il 69% delle Corti di appello ha fatto registrare una riduzione del DT; l’86% una riduzione dell’arretrato; la quasi totalità (il 93% pari a 27 Corti d’Appello su 29) una riduzione delle pendenze (Tab. 6). Nei Tribunali le stesse percentuali sono pari, rispettivamente, a 81%, 74% e 91% (Tab. 7).
Il rapporto evidenzia che, quanto alla dinamica dell’arretrato, nel I semestre 2023 l’arretrato di nuova formazione è costituito dai procedimenti pendenti con data di iscrizione nel 2020, anno in cui, per effetto della pandemia, i fascicoli iscritti sono stati in numero ridotto.
Nei tribunali, 39 sedi riducono la pendenza ultratriennale di oltre il 40% e ulteriori 42 di una percentuale compresa tra il 21 e il 40%. Insieme, questi uffici hanno avuto una riduzione di circa
68.000 fascicoli ultratriennali. Ulteriori 23 uffici riducono l’arretrato di una percentuale pari o
inferiore al 20%. La maggioranza delle Corti di appello ha ridotto l’arretrato di oltre il 20%
(19 sedi, di cui 13 di oltre il 40%). Tra il 2019 e il I semestre 2023, il 69% delle Corti di appello ha fatto registrare una riduzione del DT; l’86% una riduzione dell’arretrato; la quasi totalità (il 93% pari a 27 Corti d’Appello su 29) una riduzione delle pendenze (Tab. 6). Nei Tribunali le stesse percentuali sono pari, rispettivamente, a 81%, 74% e 91% (Tab. 7).
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