Condanna al pagamento di una somma pari al contributo unificato per le parti che non si presentano personalmente in mediazione.

Rss feed Invia ad un amico
Avv. Stefania Tognozzi

Tribunale di Bologna, ordinanza 16.10.2014

A cura del Mediatore Avv. Stefania Tognozzi da Grosseto.
Letto 2091 dal 04/04/2015

Commento:
Secondo il Trib. di Bologna, l’ipotesi in cui all’incontro davanti al mediatore compaiono i soli difensori, anche in rappresentanza delle parti, non può considerarsi in alcun modo mediazione, come si desume dalla lettura coordinata dell’art. 5, comma 1-bis e dell’art. 8, che prevedono che le parti esperiscano il (o partecipino al) procedimento mediativo con l’assistenza degli avvocati, e questo implica la presenza degli assistiti (personale o a mezzo di delegato, cioè di soggetto comunque diverso dal difensore). Ne consegue che contravvenendo allo spirito della norma, la parte non presente per-sonalmente va condannata al pagamento di una somma pari al contributo unificato della causa.

Testo integrale:

TRIBUNALE CIVILE DI BOLOGNA
TERZA SEZIONE CIVILE
Verbale di udienza del 16.10.2014
 
Oggi, 16.10.2014, ad ore 10:45, davanti al Giudice dr. Pasquale Gianniti, compaiono:
 
-per parte attorea X, l’Avv. X;
-per parte convenuta Y, con l’Avv. Y, sostituito dall’Avv. XY.
 
I Procuratori delle parti, quanto alla mediazione delegata, si riportano al verbale di udienza 7 ottobre 2014; e, in via istruttoria, insistono nelle richieste di cui alle memorie ex art. 183 comma 6 n. 2 e si riportano ai motivi di opposizione di cui alle memorie ex art. 183 comma 6 n. 3.
 
Il Giudice
 
-dato atto che, per come risulta dal relativo verbale, in sede di primo incontro svoltosi davanti al mediatore le parti non sono comparse personalmente;
 
-ritenuto che le disposizioni di cui agli artt. 5 e 8 comma 4 bis d.lgs. n. 28/2010, come modificato dalla legge n. 98/2013, lette alla luce del contesto europeo nel quale si collocano (cfr. in particolare, direttiva comunitaria 2008/52/CE) impongono di ritenere che l’ordine del giudice è da ritenersi osservato soltanto in caso di presenza della parte (o di un di lei delegato),accompagnato dal difensore (e non anche in caso di comparsa del solo difensore, anche quale
delegato della parte), in quanto:
 a) la natura della mediazione di per sé richiede che all’incontro del mediatore siano presenti di persona (anche e soprattutto) le parti: l’istituto, infatti, mira a riattivare la comunicazione tra i litiganti al fine di renderli in grado di verificare la possibilità di una soluzione concordata del conflitto: questo implica necessariamente che sia possibile una interazione immediata tra le parti di fronte al mediatore;
 b) i difensori, definiti mediatori di diritto dalla stessa legge, sono senza dubbio già a conoscenza della natura della mediazione e delle sue finalità (come peraltro si desume dal fatto che essi, prima della causa, devono fornire al cliente l’ informazione prescritta dall’art. 4, comma 3, del d.lgs 28/2010), di talché non avrebbe senso imporre l’incontro tra i soli difensori e il mediatore in vista di una (dunque, inutile) informativa;
 c) l’ipotesi in cui all’incontro davanti al mediatore compaiono i soli difensori, anche in rappresentanza delle parti, non può considerarsi in alcun modo mediazione, come si desume dalla lettura coordinata del l’art. 5, comma 1-bis e dell’art. 8, che prevedono che le parti esperiscano il (opartecipino al) procedimento mediativo con l’ ‘assistenza degli avvocati’, e questo implica la presenza degli assistiti (personale o a mezzo di delegato, cioè di soggetto comunque diverso dal difensore)
 
-ritenuto in definitiva che le parti devono comparire, personalmente o a mezzo di un delegato, (e sempre comunque assistite dai propri difensori come previsto dall’art. 8 d.lgs. n. 28/2010) all’incontro con il mediatore;
 
-ritenuto che alle considerazioni che precedono si aggiungere il rilievo che con l’ordinanza (nella quale era stata disposta la mediazione delegata) era stato espressamente precisato che: ” … le parti sono libere di scegliere l’organismo di mediazione, al quale rivolgersi, ma sono tenute a partecipare personalmente, assistite dal proprio difensore, all’incontro preliminare, informativo e di programmazione, che si svolgerà davanti al mediatore dell’organismo prescelto e nel quale verificheranno se sussistano effettivi spazi per procedere utilmente in mediazione …”
P.Q.M.
 
condanna entrambe le parti al pagamento, entro 30 giorni a decorrere da oggi, di una somma corrispondente al contributo unificato dovuto per il giudizio, ai sensi dell’art.8 comma 4 bis del d. lgs. n. 28/2010, come modificato dalla legge n. 98/2013.
 
Manda alla Cancelleria per ogni adempimento, anche in punto di riscossione coattiva della irrogata sanzione pecuniaria.
 
Tanto disposto, sulle richieste istruttorie dei Procuratori delle parti così provvede (omissis):
 
Bologna, 16.10.2014
 
Il Giudice
Pasquale Gianniti

aa
Chi è l'autore
Avv. Stefania Tognozzi Mediatore Avv. Stefania Tognozzi
Iscritta all’Ordine degli Avvocati di Grosseto dal 1995.
Titolare dello Studio Legale associato Rivolta & Tognozzi, coordina l’attività e il contenzioso dello studio, seguendo capillarmente e personalmente i clienti, anche in ambito conciliativo stragiudiziale.
Si occupa di diritto civile e penale ed in particolare: diritto del lavoro e previdenziale, responsabilità contrattuale, contenzioso relativo alla proprietà e ai diritti reali, diritto condominiale, appalti e diritto di famiglia. Dall’...
continua





Per noi la tutela della privacy è una cosa seria: I dati immessi non vengono usati per scopi pubblicitari, in ottemperanza al D.lgs.196/2003

I campi contrassegnato con (*) sono obbligatori

Invia









ok