Nonostante la sua breve durata – all’incirca venti mesi dalla sua introduzione – l’obbligatorietà della mediazione civile e commerciale ha fruttato circa 420 milioni di euro di risparmi a imprese e cittadini italiani, con un picco stimato in 950 milioni se si aggiungono le procedure di mediazione avviate ma non concluse per il sopravvenuto stop della Consulta.
I dati incoraggianti sono stati illustrati dal presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, durante l’ultimo convegno “La riforma dell'obbligatorietà nella mediazione civile e commerciale”, organizzato anche dalla Camera di Commercio di Roma e tenutosi lo scorso 27 giugno 2013 nell'ambito della X Settimana Nazionale della Conciliazione delle Camere di Commercio.
Sempre secondo i dati forniti durante il convegno, si è stimato che qualora tutte le 215 mila istanze di mediazione depositate presso gli organismi di conciliazione fossero state concluse con un accordo tra le parti, il risparmio potenziale della norma sul sistema economico-giudiziario avrebbe raggiunto la cifra più che ragguardevole di 4 miliardi di euro.
Di certo un ottimo risultato che premia la reintroduzione normativa – avvenuta con il “decreto del fare” - di uno strumento così tanto bistrattato ma dalla indubbia utilità per i cittadini e le imprese.
E magari tra qualche anno scopriremo che a trarre beneficio saranno stati anche gli avvocati.