La Commissione europea ha pubblicato l’8.6.2023 l'undicesima edizione del quadro di valutazione UE della giustizia, una panoramica annuale che fornisce dati comparativi sull'efficienza, sulla qualità e sull'indipendenza dei sistemi giudiziari degli Stati membri.
Il quadro di valutazione di quest'anno contiene grafici su 16 nuovi settori, quali il modo in cui le autorità nazionali trattano la corruzione, la durata dei procedimenti relativi ai casi di corruzione e le modalità specifiche per facilitare la parità di accesso alla giustizia per gli anziani, le vittime di violenza di genere e violenza domestica e le persone generalmente a rischio di discriminazione. L'edizione 2023 contiene anche, per la prima volta, grafici specifici sulle retribuzioni dei giudici e dei pubblici ministeri, sulla nomina dei presidenti e dei procuratori generali della Corte suprema e sui più alti organi giurisdizionali che esercitano competenze costituzionali, e altri ancora.
Avviato nel 2013, il quadro di valutazione UE della giustizia è utilizzato dalla Commissione per monitorare le riforme giudiziarie negli Stati membri ed è uno degli strumenti dell'UE per lo Stato di diritto.
Esamina in particolare i tre principali elementi che rendono efficace un sistema giudiziario:
Efficienza: indicatori relativi alla durata dei procedimenti, al tasso di ricambio e al numero di cause in corso;
Qualità: indicatori relativi all'accessibilità (come il patrocinio a spese dello Stato e le spese di giustizia), alla formazione, al bilancio e alle retribuzioni dei giudici e dei pubblici ministeri, alle risorse umane e alla digitalizzazione;
Indipendenza: indicatori relativi all'indipendenza percepita della magistratura tra i cittadini e le imprese e alle garanzie riguardanti i giudici e il funzionamento delle procure nazionali.
Nel 2023 la strategia annuale di crescita sostenibile (che definisce gli orientamenti strategici per attenuare gli effetti negativi degli shock energetici, promuovere la crescita sostenibile e aumentare la resilienza dell'UE) ribadisce il legame tra sistemi giudiziari efficaci e un'economia al servizio delle persone negli Stati membri. L'esistenza di sistemi giudiziari ben funzionanti e pienamente indipendenti ha un impatto positivo sulle decisioni di investimento e sulla volontà di tutti gli attori di avviare progetti di investimento.
Il Quadro di valutazione UE della giustizia 2023 continua ad analizzare le modalità con cui gli Stati membri promuovono l'uso volontario di metodi alternativi di risoluzione delle controversie (ADR) (Figura 26), compresa la possibilità di utilizzare le tecnologie digitali. Il quadro generale è invariato rispetto al 2021, con 3 Stati membri che hanno migliorato i loro sforzi, ma anche 3 che hanno ridotto il numero di misure di promozione. In generale, il numero di modalità utilizzate per promuovere i metodi ADR tende a essere inferiore per le controversie amministrative rispetto alle controversie civili e commerciali, di lavoro o dei consumatori.
La figura 26 mostra gli sforzi degli Stati membri per promuovere l'uso volontario di metodi alternativi di risoluzione delle controversie (ADR) con incentivi specifici.
(65) Questi possono variare a seconda del settore del diritto. I metodi per promuovere e incentivare l'uso dell'ADR non contemplano l'obbligo di ricorrere all'ADR prima di andare in tribunale. Tali requisiti possono sollevare preoccupazioni circa la loro compatibilità con il diritto a un ricorso effettivo davanti a un tribunale sancito dalla Carta dei diritti fondamentali dell'UE.
(*) Massimo possibile: 68 punti. Indicatori aggregati basati sui seguenti indicatori: 1) sito web che fornisce informazioni sull'ADR; 2) campagne pubblicitarie sui media; 3) opuscoli per il pubblico in generale; 4) fornitura da parte del tribunale di sessioni informative specifiche sull'ADR su richiesta; 5) coordinatore del tribunale per l'ADR/la mediazione; 6) pubblicazione di valutazioni sull'uso dell'ADR; 7) pubblicazione di statistiche sull'uso dell'ADR; 8) copertura parziale o totale da parte del patrocinio legale dei costi sostenuti per l'ADR; 9) rimborso totale o parziale delle spese processuali, comprese le imposte di bollo, in caso di esito positivo dell'ADR; 10) non è richiesto un avvocato per le procedure ADR; 11) il giudice può fungere da mediatore; 12) l'accordo raggiunto dalle parti diventa esecutivo per il tribunale; 13) possibilità di avviare un procedimento/ presentare una domanda e prove documentali online; 14) le parti possono essere informate dell'avvio e delle varie fasi delle procedure per via elettronica; 15) possibilità di pagare online le indennità applicabili; 16) uso della tecnologia (applicazioni di intelligenza artificiale, chat bot) per facilitare la presentazione e la risoluzione delle controversie; 17) altri mezzi. Per ciascuno di questi 17 indicatori è stato assegnato un punto per ogni settore del diritto. IE: le cause amministrative rientrano nella categoria delle cause civili e commerciali.
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