È stata pubblicata la relazione UE sullo Stato di diritto (Rule of Law) 2024 che analizza gli sviluppi in tutti gli Stati membri, sia positivi che negativi, in quattro settori chiave: il sistema giudiziario, la lotta alla corruzione, il pluralismo e la libertà dei media e altre questioni istituzionali relative al bilanciamento dei poteri.
Dal 2022 la relazione contiene raccomandazioni concrete rivolte a tutti gli Stati membri. L'analisi contenuta nella relazione 2024 contiene anche una valutazione qualitativa dei progressi compiuti dagli Stati membri nell'attuazione delle raccomandazioni del 2023. Le raccomandazioni mirano ad assistere ulteriormente gli Stati membri nei loro sforzi per portare avanti le riforme in corso e aiutarli a individuare gli ambiti in cui sono necessari miglioramenti.
Per la prima volta la relazione 2024 comprende anche capitoli per paese su quattro paesi candidati (Albania, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia).
La valutazione fa riferimento ai requisiti del diritto dell'UE, compresi quelli derivanti dalla giurisprudenza della CGUE. Inoltre, le raccomandazioni e i pareri del Consiglio d'Europa forniscono un utile quadro di riferimento per le norme e le migliori pratiche pertinenti.
La relazione sullo Stato di diritto è il risultato di una stretta collaborazione con le autorità nazionali e si basa su diverse fonti.
Criticità sono emerse per l’Italia sul fronte dell’indipendenza della magistratura, la lotta contro la corruzione e la libertà di stampa. L’Italia non ha ancora istituito un Istituto per i Diritti Umani.
Secondo il Report sull’Italia, la giustizia civile è ormai pienamente digitalizzata. Il vulnus rimane sempre la durata dei procedimenti giudiziari che tuttavia evolvere positivamente. Sono stati ottenuti miglioramenti significativi nell'assunzione di nuovi magistrati e personale amministrativo e nella riduzione del numero di procedimenti pendenti.
https://commission.europa.eu/publications/2024-rule-law-report-communication-and-country-chapters_en
Dal 2022 la relazione contiene raccomandazioni concrete rivolte a tutti gli Stati membri. L'analisi contenuta nella relazione 2024 contiene anche una valutazione qualitativa dei progressi compiuti dagli Stati membri nell'attuazione delle raccomandazioni del 2023. Le raccomandazioni mirano ad assistere ulteriormente gli Stati membri nei loro sforzi per portare avanti le riforme in corso e aiutarli a individuare gli ambiti in cui sono necessari miglioramenti.
Per la prima volta la relazione 2024 comprende anche capitoli per paese su quattro paesi candidati (Albania, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia).
La valutazione fa riferimento ai requisiti del diritto dell'UE, compresi quelli derivanti dalla giurisprudenza della CGUE. Inoltre, le raccomandazioni e i pareri del Consiglio d'Europa forniscono un utile quadro di riferimento per le norme e le migliori pratiche pertinenti.
La relazione sullo Stato di diritto è il risultato di una stretta collaborazione con le autorità nazionali e si basa su diverse fonti.
Criticità sono emerse per l’Italia sul fronte dell’indipendenza della magistratura, la lotta contro la corruzione e la libertà di stampa. L’Italia non ha ancora istituito un Istituto per i Diritti Umani.
Secondo il Report sull’Italia, la giustizia civile è ormai pienamente digitalizzata. Il vulnus rimane sempre la durata dei procedimenti giudiziari che tuttavia evolvere positivamente. Sono stati ottenuti miglioramenti significativi nell'assunzione di nuovi magistrati e personale amministrativo e nella riduzione del numero di procedimenti pendenti.
https://commission.europa.eu/publications/2024-rule-law-report-communication-and-country-chapters_en
