Mediazione: pubblicate le statistiche del 2018

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Anche quest’anno la direzione generale di Statistica del Ministero della giustizia ha pubblicato le statistiche relative alla mediazione civile dell’anno 2018.

Letto 5002 dal 11/04/2019



mediazione-pubblicate-le-statistiche-del-2018-0-42.jpg Il primo dato interessante di cui tenere conto è sicuramente quello del numero di mediazioni depositate e quello della cause iscritte in Tribunale con codici oggetto che ricadono nell’ambito della mediazione obbligatoria e volontaria. Rimandando alla slide di seguito il confronto tra i procedimenti iscritti presso i Tribunali e i procedimenti di mediazione, salta all’occhio la riduzione delle iscrizioni di cause oggetto di mediazione obbligatoria: -12% rispetto al 2013. Restando nell’ambito dei procedimenti iscritti, si nota che i procedimenti iscritti presso i Tribunali ordinari relativi ai codici oggetto inerente la mediazione rappresentano mediamente il 9% del totale dei procedimenti stessi.
Detto dato, ci dimostra che c’è ancora tanto lavoro da fare affinchè si possa parlare di una vera e propria cultura della mediazione. Importante, però, segnalare anche il numero di istanze depositate: 151.923 contro le quasi 167 mila del 2017. Inoltre, continua a crescere la durata media del procedimento passata dai 129 gg del 2017 ai 142 gg del 2018.




Ancora oggi, purtroppo, la stragrande maggioranza dei giudici tendono a mandare le parti in mediazione solo quando l’esperimento della stessa è condizione di procedibilità dell’azione giudiziaria. Infatti, solo nell’8% dei casi, i giudici decidono di mandare le parti in mediazione quando questa non è condizione di procedibilità della domanda giudiziale. Il dato, anche se di un solo punto percentuale, è addirittura in calo rispetto a quello fatto registrare nel 2017. L’auspicio, dunque, è che aumenti nei Giudici il livello di considerazione dell’istituto della conciliazione. È un augurio che, ogni qual volta ci  troviamo a commentare le statistiche inerenti l’istituto disciplinato dal d.lgs. 28/2010,  rinnoviamo a noi stessi e agli operatori del settore consci del fatto che anche dall’atteggiamento delle autorità giudicanti dipende il futuro della mediazione. La mediazione, infatti, è un alleato del Giudice in quanto è uno strumento in grado di alleggerire le cause sul ruolo e, di conseguenza, diminuire il sempre crescente carico di lavoro dei Tribunali.



Quando le parti decidono di sedersi intorno ad un tavolo con il mediatore il tasso di successo della procedura è pari al 44% (nel 2017 era il 43%), conseguenza, probabilmente, di una lenta ma costante crescita dei soggetti che decidono di partecipare alla mediazione. Dal 2015, infatti, sempre più persone hanno deciso di rivolgersi agli organismi di mediazione per risolvere le controversie che li vedevano protagonisti: 44.9% nel 2015, 46,9% nel 2016 fino ad arrivare all’attuale 50,4%.
In materia di iscrizioni la fanno ancora da padrone le procedure che vedono coinvolti diritti reali (15,5%) e contratti bancari (15,4%). Nota dolente per le iscrizioni riguardanti la materia dei contratti assicurativi. Il 99% dei procedimenti, infatti, si concludono con la mancata comparizione dell’aderente.




Infine uno sguardo alle performance degli organismi. Quelli privati, su poco più di settantaseimila procedure, ne conclucodono con un accordo ben il 50.6% mentre, le camere di commercio, su 14.009 procedimenti registrano il 47.3% di accordi. Infine gli organismi presso gli ordini forensi che si attestano su una percentuale del 37.9% di accordi.




Gianmauro Calabrese

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