Mi ha sorpreso e rallegrato la chiamata di un amico che mi ha telefonato qualche giorno fa. Lui vive a Londra da un paio di anni e sapendo che sono un Mediatore civile e commerciale, voleva condividere con me l’esperienza recente della partecipazione ad una mediazione che ha risolto un problema che lo riguardava in poche ore!
Era totalmente incredulo e felicissimo di aver dato soluzione ad una piccola controversia già considerata persa a voler ragionare con le logiche giudiziali; proprio perché era una “piccola” controversia.
Infatti, per lui andare in causa avrebbe significato investire in spese legali la stessa quantità di denaro, che, forse, avrebbe potuto poi recuperare in causa. Chiudendo quindi la partita a zero se non rimettendoci.
Senza considerare il tempo che avrebbe richiesto ad un uomo impegnato come lui.
Ma, anche se si trattava di una somma non ingente, dal punto di vista emotivo lui sentiva comunque di aver subito un’ingiustizia e provava la frustrazione di non poter recuperare quei soldi senza spenderne di più.
Con la mediazione, invece, è riuscito in poche ore a trovare un accordo con l’altra parte e, anche se ha dovuto rinunciare a pretendere l’intera somma inizialmente avanzata, era comunque soddisfattissimo! Alla fine, infatti, si è reso conto che, effettivamente, una parte di responsabilità era anche sua.
Mi ha chiamata per dirmi che, dopo questa sua esperienza personale, ha capito ancora meglio l’importanza del mio lavoro e si è reso ancora meglio conto di quanto la Mediazione possa essere utile.
Ci siamo infine confrontati sulla procedura che era stata seguita in Inghilterra, ma il risultato della conversazione è stato che la Mediazione è la soluzione ideale anche per le “piccole” controversie, quelle per cui non vale neanche la pena pensare di andare in causa.
Lo spunto è stata l’esperienza personale, il passaggio successivo è l’epocale giudizio espresso dal Primo Presidente della Corte Suprema di Cassazione, Pietro Curzio, che nella presentazione della “Relazione sull’amministrazione della giustizia”, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario 2021, ha attribuito alla mediazione un chiaro effetto deflattivo del contenzioso civile.
Pedissequamente quivi: “1.1 Le riforme nel settore civile … Sul versante dell’interlocuzione istituzionale, è indispensabile, in ambito civile, un intervento del legislatore per prevenire la sopravvenienza di un numero patologico di ricorsi, mediante forme di risposta differenziate rispetto a quelle tradizionali in grado di giungere alla definizione del conflitto senza percorrere necessariamente i tre gradi di giurisdizione. In tale prospettiva, in ambito civile deve essere valorizzata, nelle sue molteplici potenzialità, la mediazione, oggetto di un gruppo di lavoro ministeriale da cui provengono importanti indicazioni di contenuto e di metodo. Il DL 21 giugno 2013 n. 69, convertito nella legge 9 agosto 2013 n. 98 ha profondamente mutato l’istituto mediatorio, affiancando alla mediazione su mero invito del giudice (la cd. mediazione demandata) la possibilità (anche in appello) di disporre l’esperimento del procedimento di mediazione (la cd. mediazione ex officio o delegata) e ha introdotto il concetto di “processo senza sentenza” che può contribuire alla definizione delle controversie in modo complementare rispetto all’esercizio tradizionale dello ius dicere.… Promuove la diffusione della cultura della mediazione come collante sociale, non solo per la riattivazione di una comunicazione interrotta tra le parti del conflitto, ma anche per la generale condivisione dei valori dell’autonomia, della consapevolezza e della responsabilità. Avvicina il cittadino alla giustizia, perché lo rende finalmente partecipe delle modalità di risoluzione del conflitto e fiducioso dell’adeguatezza di tale servizio rispetto alle sue esigenze. Promuove il progresso delle professioni dedicate al conflitto nella odierna complessità delle relazioni interpersonali, con la valorizzazione delle competenze dell’avvocato, parte necessaria delle procedure di mediazione. … Assicura, infine, ladeflazione del contenzioso giudiziale con conseguente ottemperanza al principio di ragionevole durata del processo, risposta celere alle parti in lite, riduzione dei costi della giustizia, più elevata efficienza del servizio e maggior fiducia da parte dell’utenza …I dati ministeriali suffragano questa prospettiva, laddove sottolineano gli importanti traguardi raggiunti grazie alle nuove previsioni normative che hanno prodotto rilevanti effetti anche indiretti in termini di conciliazione spontanea e di omessa instaurazione del contenzioso a seguito dell’acquisita consapevolezza delle minime possibilità di accoglimento della pretesa della parte in caso di proposizione giudiziaria della domanda …”.
A queste parole che sintetizzano la forza inesorabile dell’istituto, in conclusione, cosa aggiungere? Mediazione per: il cambiamento culturale, la giustizia, il vantaggio delle persone siano esse parti o professionisti!
Mediatore Dott.ssa Domenica Porcu
Nella vita capita, prima o poi, di trovarsi di fronte a momenti di conflitto. Quello che fa la vera differenza, non è se ti ci trovi ma cosa puoi fare per uscirne nel modo più costruttivo che hai a disposizione. Credo fermamente che la vita sia preziosa e che il tempo che ci viene dato vada investito facendo fede a valori solidi e a soluzioni propositive e costruttive.
Ecco perché quando sono tra persone in conflitto, la prima domanda che rivolgo è: "A quanta serenità, ore, giorni e anni del...
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