E’ stato sottoscritto per una durata di 12 mesi rinnovabile un protocollo fra Tribunali e Università di Roma e Lazio:
- Corte d’Appello di Roma, il Tribunale di Roma, i tribunali di Cassino, Civitavecchia, Frosinone, Latina, Rieti, Tivoli, Velletri, Viterbo
- Ordini degli Avvocati di Roma, Cassino, Civitavecchia, Frosinone, Latina, Rieti, Tivoli, Velletri, Viterbo
- Università di Cassino, Luiss, Lumsa, Tuscia, Tor Vergata, Roma Tre, Sapienza, Europea e Firenze
L’intervento considera le nuove competenze indicate dal legislatore nelle funzioni:
- del Giudice, che - previa verifica dei presupposti - tiene conto degli strumenti di soluzione della lite complementari al processo;
- del Funzionario addetto all’Ufficio per il Processo, che contribuisce alla efficiente ed efficace organizzazione del servizio, analizzando i presupposti di mediabilità delle cause civili e commerciali;
- dell’Avvocato, chiamato ad assistere il cliente scegliendo il percorso più utile per la soddisfazione dei suoi interessi, anche attraverso il ricorso alle misure complementari al processo nella fase precontenziosa e in corso di giudizio;
- del Mediatore, chiamato - anche a seguito della riforma avviata con la Legge Delega 206/2021 - ad arricchire e potenziare le sue competenze per far fronte a una richiesta sempre più consistente e impegnativa da parte dei confliggenti.
Oggetto della Convenzione è la formazione dei funzionari addetti all’ufficio per il processo presso la Corte d’Appello di Roma e i Tribunali di Roma, Cassino, Civitavecchia, Frosinone, Latina, Rieti, Tivoli, Velletri e Viterbo in materia di mediazione demandata dal giudice al fine di fornire ai giudici tutti gli elementi necessari per una adeguata valutazione caso per caso della mediabilità della lite.
I funzionari:
- selezionano i fascicoli delle cause oggetto di supporto;
- studiano i singoli fascicoli, analizzano e valutano la mediabilità del contenzioso pendente e di quello sopravvenuto presentando ai giudici motivate proposte di mediabilità;
- elaborano per ogni fascicolo di causa una scheda del processo contenente anche gli elementi utili ai fini di una valutazione della mediabilità;
- redigono una bozza del provvedimento di invio in mediazione che sottopongono ai giudici;
- collaborano all’inserimento nel sistema informatico dei dati relativi a ciascuna causa oggetto di studio.
A tal fine il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze ha messo a disposizione la propria esperienza.
Viene costituita una cabina di regia presso la Corte d’Appello di Roma, con il coordinamento del Presidente della Corte o di un magistrato suo delegato e coordinatore del progetto, con la partecipazione di un rappresentante per ciascun Ordine degli Avvocati, ciascuna Università partner, con il compito di condividere i profili di dettaglio del progetto, di verificare periodicamente le relative procedure, di discutere i risultati parziali e finali.
https://www.osservatorioconflitticonciliazione.it/con-senso-al-via-il-protocollo-per-la-mediazione-e-lefficienza-giudiziaria/
Per l’analogo progetto in Lombardia si veda:
https://tribunale-milano.giustizia.it/cmsresources/cms/documents/P._16116_24.pdf
e in Toscana:
https://www.ca.milano.giustizia.it/allegato_corsi.aspx?File_id_allegato=4128