Commento:
Commento:
L’esperimento della mediazione come condizione di procedibilità per i contratti «bancari e finanziari» trova la sua disciplina nelle norme sui contratti bancari, contenuta nel codice civile e nel testo unico bancario (d.lgs. n. 385/1993), e in quella relativa alla contrattualistica ed agli strumenti finanziari disciplinata dal testo unico finanziario (d.lgs. n. 58/1998), senza comprendere la fideiussione, che non costituisce un contratto bancario tipico.
Tanto premesso, la suprema Corte dunque afferma che, in tema di mediazione obbligatoria, l'obbligo di esperire la procedura di mediazione prevista dall'art. 5, comma 1-bis, d.lgs. n. 28/2010, non si applica ai contratti di fideiussione, anche se prestati a garanzia dell'adempimento di contratti bancari. La fideiussione, benché accessoria al contratto principale, non rientra nella categoria dei contratti bancari, rappresentando un contratto di garanzia con natura autonoma. La pronuncia in commento si pone nel solco di Cass. n. 31209/2022, che già si era espressa nello stesso senso. Altra conferma giunge poi dalla recentissima Cass. n. 1791/225, sempre a proposito della stessa fattispecie.
In generale, la Cassazione adotta una lettura rigorosa e non estensiva della nozione di contratti bancari e finanziari escludendo, per esempio, le controversie derivanti dai contratti di leasing immobiliare, sulla base dell'affermazione che la norma che prevede l'esperimento della mediazione come condizione di procedibilità per i contratti bancari e finanziari, contiene un chiaro richiamo non altrimenti alterabile alla disciplina dei contratti bancari contenuta nei testi di legge sopra indicati, sicché non si può estendere l'obbligo di mediazione alla diversa ipotesi del leasing immobiliare anche se, nelle varie forme, a questo sono coessenziali finalità di finanziamento, poiché queste sono specificamente funzionali all'acquisto o all'utilizzo dello specifico bene coinvolto (Cass. n. 12883/2021; Cass. n. 30520/2019).
Analogamente si è ispirata a una lettura restrittiva Cass. n. 9204/2020, secondo la quale la controversia avente ad oggetto il pagamento di un assegno bancario a persona diversa dall’effettivo beneficiario, non è sottoposta alla mediazione obbligatoria, trattandosi di fattispecie che non rientra nell’ambito dei contratti bancari, perché la convenzione di assegno, se può trovarsi inserita anche nel corpo dei detti contratti, conserva sempre la propria autonomia, rientrando l’assegno nel novero dei servizi di pagamento ai sensi dell’art. 2, lett. g), del d.lgs. n. 11 del 2010, che prescindono dalla natura «bancaria» del soggetto incaricato di prestare il relativo servizio. _

Sono avvocato dal 2006 ed ho sempre creduto nell'efficienza dell'attività volta al componimento bonario fuori dalle aule giudiziare ed in particolare com l'ausilio di un terzo soggetto estraneo alle parti ed ai difensori. Sono specializzata in diritto bancario ma affronto anche diverse altre materie tra le tante, diritti reali, successioni e divisioni, condominio. I miei punti di forza sono la tenacia ed il senso pratico nel gestire le questioni giuridiche a me sottoposte.