
Il testo, approvato ieri dal Ministro e trasmesso al Consiglio di Stato per il parere di competenza, recepisce alcune delle proposte di modifica avanzate dal Cnf, il quale aveva evidenziato lacune e dubbi interpretativi sorti nell'applicazione del D.M. n. 55, con riferimento in particolare ad alcune tipologie di attività non "tabellate". Questi i punti modificati dal decreto: 1. è introdotta una tabella con parametri ad hoc per l'attività dell'avvocato nel procedimento di mediazione e di negoziazione assistita; 2. limiti al potere giudiziale di riduzione dei compensi: il nuovo testo stabilisce che il giudice non può ridurre il compenso in misura superiore al 50%; e in misura non superiore al 70% per la fase istruttoria; limiti al potere di riduzione sono previsti anche per i compensi spettanti all'avvocato nel processo penale; 3. giudizi amministrativi: il compenso per la fase introduttiva è di regola aumentato fino al 50% quando sono proposti motivi aggiunti; 4. sono aumentati i compensi per l'avvocato che assiste più soggetti aventi la stessa posizione processuale: è incrementato il compenso spettante per i soggetti assistiti oltre il primo ed è aumentata la soglia massima di soggetti assistiti (da 20 a 30); 5. arbitri: i compensi previsti dall'apposita tabella si applicheranno a favore di ciascun arbitro, e non più all'intero collegio.